I sistemi di sicurezza dell’Istituto di Vigilanza La Torre non lasciano scampo

I tentativi di furto sono ormai giornalieri, forzature di porte, inferriate, buchi alle pareti non sono sufficienti a fermare l’opera degli agenti giurati de La Torre che come un maniero, una sentinella alta e sicura di avvistamento tiene sotto osservazione i beni che le vengono affidati. In questo articolo, oltre a raccontare quanto successo, riportiamo nuovamente il prezioso commento dell’Avv. Giovanni Giuliano.

Ancora una volta sono salvi i patrimoni dei nostri utenti.

La notte del 4 Aprile una nostra GpG, nell’effettuare il consueto giro di ronda, riscontrava due finestre danneggiate, presso una nota azienda nel salernitano. Si provvedeva a contattare immediatamente il titolare dell’azienda per effettuare le dovute verifiche.

La notte del 12 Aprile giungeva presso la centrale Operativa dell’Istituto di Vigilanza La Torre una segnalazione di allarme proveniente da un’azienda della Provincia di Salerno. Immediatamente si inviava la GpG di zona sul posto, la quale riscontrava dei fori sul lato posteriore del fabbricato. Dai controlli è emerso che non era stato sottratto nulla.

Commento dell’Avv. Giovanni GIULIANO

“Non v’è alcun dubbio sulla rilevanza sociale svolta dagli Istituti di Vigilanza privata che, attraverso l’interesse privato sotto il profilo economico aziendale, contribuiscono al raggiungimento dell’interesse della comunità non solo in termini di pubblica sicurezza bensì, di occupazione concreta, di concorso alle spese pubbliche in ragione della capacità contributiva (ex art. 53 cost.), ai fini sociali (ex art. 41 cost.). I problemi non sono del tutto risolti occorre tuttavia una revisione del sistema normativo autorizzatorio in quanto, molte autorizzazioni di polizia, nascoste da una parvente conformità cartacea, in effetti nascondono nei fatti, attività di vigilanza rocambolesche e improvvisate che non offrono adeguate garanzie al cittadino. Il problema non è ovviamente se una norma ritenuta valida debba solo per questo essere considerata anche giusta mi riferisco ad esempio all’adempimento del dovere giuridico della GpG Ex art. 51 del C. P. che nell’intervento per la repressione di reati, cade  nell’eccesso di velocità oppure, nel superamento del varco ZTL, etc… bensì, se sia concepibile storicamente che in tale tipo di attività, a differenza degli istituti di investigazione, non sia d’obbligo la laurea in giurisprudenza o in equivalenti titoli come previsto per i titolari investigatori privati. Il tema è molto caldo e in crasso contrasto con talune norme del diritto positivo in riferimento alle problematiche connesse alla tutela delle GpG la cui funzione, nonostante i riconoscimenti del DM269/2010, non è completa.”

 

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